La playlist perfetta per il tuo matrimonio
- Fabio Fiorentini

- 29 nov
- Tempo di lettura: 4 min
La musica, durante un matrimonio, fa metà del lavoro. Può rendere un ingresso emozionante, dare ritmo all’aperitivo, o trasformare la festa in qualcosa che gli invitati ricorderanno per anni.
In tutti i matrimoni che fotografo, mi accorgo sempre di una cosa: quando la musica è scelta bene, la giornata fila via molto meglio.
Mi rendo conto sempre di quanto la musica cambi davvero l’atmosfera. Può trasformare un ingresso in qualcosa di emozionante, rendere più leggero l’aperitivo, o far partire una festa che nessuno vuole più lasciare.
E non c’entra il volume o avere “il super DJ”: basta avere un po’ di logica e una playlist pensata sui momenti giusti.
Questa non è una guida tecnica: è semplicemente quello che vedo funzionare davvero, matrimonio dopo matrimonio.

Di solito la giornata ruota attorno a cinque momenti: la cerimonia, l’uscita degli sposi, l’aperitivo, l’ingresso in sala (insieme al taglio torta) e ovviamente la festa. Ognuno ha un’energia diversa, e funziona meglio se la musica segue quell’energia.
CERIMONIA
La cerimonia è quasi sempre il momento più intimo ed emotivo. Qui funzionano benissimo i suoni morbidi: pianoforte, archi, chitarra acustica. Brani come “Turning Page” di Sleeping At Last, “Can’t Help Falling in Love” nella versione delicata di Haley Reinhart, o “River Flows in You” di Yiruma creano un’atmosfera intensa ma mai esagerata. Anche i classici più eleganti, come “Clair de Lune” di Debussy, o “Nuvole Bianche” di Ludovico Einaudi, sono scelte che ho visto funzionare tantissimo. Per chi ama le colonne sonore moderne, “A Thousand Years” nella versione piano e cello dei The Piano Guys è sempre una garanzia.
Dopo tanti matrimoni, ho deciso di raccogliere tutte le canzoni che funzionano in una playlist completa, divisa per momenti della giornata. La trovate qui sotto: potete ascoltarla, salvarla o usarla come base per costruire la vostra.
USCITA DEGLI SPOSI
Il momento dell’uscita dagli sposi cambia completamente tono. Qui serve qualcosa di brillante, che faccia sorridere e applaudire. “This Will Be” di Natalie Cole, “Viva la Vida” dei Coldplay o “You Make My Dreams” dei Daryl Hall & John Oates regalano un’uscita luminosa e festosa.
APERITIVO
Durante l’aperitivo, la musica deve far stare bene le persone. Niente hit urlate, niente volumi troppo alti: dev’essere un accompagnamento elegante. Artisti come Tom Misch, Norah Jones, John Mayer, Rhye, FKJ creano l’atmosfera perfetta per chiacchierare, ridere e iniziare a sciogliersi. È quel tipo di musica che non ruba la scena, ma se non ci fosse si sentirebbe subito la mancanza.
INGRESSO IN SALA
L’ingresso in sala, invece, ha bisogno di energia. È uno dei primi momenti “da scena”. Brani come “Adventure of a Lifetime” dei Coldplay, “Blinding Lights” di The Weeknd, “I Gotta Feeling” dei Black Eyed Peas o “Marry You” di Bruno Mars provocano sempre una reazione immediata negli invitati. È quel mix di entusiasmo e sorpresa che accende la serata.
TAGLIO TORTA
Per il taglio della torta si torna alla parte più emotiva, ma con un tocco cinematografico. “Perfect” di Ed Sheeran, “Halo” di Beyoncé, “Love” di Lana Del Rey o “All I Want” dei Kodaline sono brani che accompagnano benissimo il momento senza appesantirlo. Se la location è all’aperto e magari c’è qualche luce calda o lanterna, queste canzoni diventano davvero potentissime.
FESTA
E poi arriva la festa. Qui ho visto la differenza enorme tra una playlist preparata bene e una improvvisata. La cosa più importante è non bruciare subito i pezzi migliori: la sala ha bisogno di scaldarsi. Si può partire con qualcosa di moderno ma non troppo invasivo, tipo Dua Lipa, Purple Disco Machine, Calvin Harris, e poi crescere verso i pezzi più conosciuti. “September” degli Earth, Wind & Fire, “Dancing Queen” degli ABBA, “Valerie” nella versione di Amy Winehouse, “Freed from Desire” di Gala, e poi blocchi italiani (Tozzi, Jovanotti, 883) o anni ’90/2000. Per chiudere, i grandi finali che non sbagliano mai: “One More Time” dei Daft Punk, “Don’t Stop Me Now” dei Queen, “Levels” di Avicii.
QUALCHE CHICCA
Se dovessi aggiungere qualche chicca più personale, andrei su quei brani che magari non senti spesso ai matrimoni, ma che hanno una forza emotiva incredibile. Io, ad esempio, ho un debole per Nick Cave: “Into My Arms” è una canzone che sembra fatta per i momenti intimi, quelli in cui gli sposi si dimenticano del resto del mondo. Ha una delicatezza che non si impone, ma ti entra dentro piano piano.
Mi piace molto anche il tono nostalgico di Tom Waits, soprattutto nelle sue ballad più morbide. “I Hope That I Don’t Fall in Love with You” ha quella malinconia dolce che funziona benissimo all’aperitivo o in un momento tranquillo della giornata, qualcosa che crea atmosfera senza appesantire.
Per chi ama i suoni più sognanti: Mazzy Star: “Fade Into You” è uno di quei pezzi che trasformano qualsiasi scena in qualcosa di cinematografico. La stessa cosa succede con i Cigarettes After Sex, con quel loro modo di rendere tutto etereo, sospeso. Usati nel momento giusto, sanno creare un mood completamente diverso dal solito.
E poi, ovviamente, ci sono i cantautori: Bob Dylan, soprattutto nelle sue ballad più calde. “Make You Feel My Love”, per esempio, è un pezzo che arriva dritto, senza bisogno di artifici. Leonard Cohen, che ha un modo unico di parlare d’amore senza retorica; oppure per artisti come Damien Rice, Ben Howard o Iron & Wine, che riescono sempre a creare un’atmosfera raccolta, quasi confidenziale.
Una cosa che consiglio spesso alle coppie è di creare una playlist condivisa su Spotify. È il modo più semplice per capire i gusti di entrambi e dare al DJ una direzione chiara senza dover inventare mille discorsi. Basta infilare dentro tutto quello che amate davvero e togliere quello che proprio non vi rappresenta. Il resto lo farà lui leggendo il momento.
Dopo tanti matrimoni, ho deciso di raccogliere tutte le canzoni che funzionano in una playlist completa, divisa per momenti della giornata. La trovate qui sotto: potete ascoltarla, salvarla o usarla come base per costruire la vostra.


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